RAM (Random Access Memory)
Posted in Informatica - Teoria di base 0 commenti
La RAM è una memoria ad accesso casuale, cioè le informazioni del sistema vengono lette o scritte senza dover rispettare un determinato ordine sequenziale, ma è anche una memoria di tipo volatile, cioè viene spento il computer, la ram perde tutto il suo contenuto.
La RAM viene utilizzata direttamente dalla CPU per caricare le istruzioni da eseguire e i dati da elaborare quando non vi sono presenti nella cache interna del processore.
Ci sono due principali tipologie di RAM, la SRAM, la DRAM e la SDRAM.
SRAM (Static Random Access Memory)
Nelle SRAM, ovvero RAM statica, ogni cella è costituita da un latch realizzato da due porte logiche.
Consentono di mantenere le informazioni per un tempo infinito, sono molto veloci, consumano poco e quindi dissipano poco calore. La necessità di usare molti componenti, però, le rende molto costose e difficili da impacchettare.
Sono solitamente usate per le memorie cache, dove sono necessarie elevate velocità in abbinamento a ridotti consumi.
(Definizione tratta da Wikipedia)
DRAM (Dynamic Random Access Memory)
La DRAM, ovvero RAM dinamica, è costituita, a livello concettuale, da un transistor che separa un condensatore, il quale mantiene l'informazione, dai fili di dati. A livello pratico non viene usato un vero condensatore ma si sfruttano le proprietà elettrico/capacitive dei semiconduttori. È così possibile usare un solo componente per ogni cella di memoria, con costi molto ridotti e la possibilità di aumentare notevolmente la densità di memoria.
A causa del non perfetto isolamento il condensatore si scarica, quindi dopo un breve lasso di tempo il suo contenuto diventa inaffidabile. Si rende necessario perciò ricaricarlo, l'operazione è detta di "refreshing", provvedendo ad eseguire un'operazione di lettura fittizia e riscrittura entro il tempo massimo in cui il contenuto può essere considerato ancora valido. Queste operazioni sono eseguite da un circuito interno alle memorie stesse. Oltre a comportare un certo dispendio di energia rendono più lenta la memoria in quanto, mentre si sta eseguendo il rinfresco, non è possibile accedervi.
(Definizione tratta da Wikipedia)
DRAM (Dynamic Random Access Memory)
Le DRAM sono asincrone, ovvero l'accesso in scrittura ed in lettura è comandato direttamente dai segnali in ingresso al contrario delle memorie sincrone in cui il passaggio da uno stato all'altro è sincronizzato ad un segnale di clock.
Sono generalmente usate per la memoria principale del sistema perché consentono di ottenere un grande capienza e sono economiche.
(Definizione tratta da Wikipedia)
SDRAM (Synchronous Dynamic Static Random Access Memory)
La SDRAM, ovvero DRAM sincrone, si differenzia dalla DRAM normale per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock.
È un tipo di RAM utilizzata per la memoria principale dei personal di tipo Pentium e successivi. Un segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati, con il processore, raggiungendo una velocità maggiore.
(Definizione tratta da Wikipedia)
La RAM viene utilizzata direttamente dalla CPU per caricare le istruzioni da eseguire e i dati da elaborare quando non vi sono presenti nella cache interna del processore.
Ci sono due principali tipologie di RAM, la SRAM, la DRAM e la SDRAM.
SRAM (Static Random Access Memory)
Nelle SRAM, ovvero RAM statica, ogni cella è costituita da un latch realizzato da due porte logiche.
Consentono di mantenere le informazioni per un tempo infinito, sono molto veloci, consumano poco e quindi dissipano poco calore. La necessità di usare molti componenti, però, le rende molto costose e difficili da impacchettare.
Sono solitamente usate per le memorie cache, dove sono necessarie elevate velocità in abbinamento a ridotti consumi.
(Definizione tratta da Wikipedia)
DRAM (Dynamic Random Access Memory)
La DRAM, ovvero RAM dinamica, è costituita, a livello concettuale, da un transistor che separa un condensatore, il quale mantiene l'informazione, dai fili di dati. A livello pratico non viene usato un vero condensatore ma si sfruttano le proprietà elettrico/capacitive dei semiconduttori. È così possibile usare un solo componente per ogni cella di memoria, con costi molto ridotti e la possibilità di aumentare notevolmente la densità di memoria.
A causa del non perfetto isolamento il condensatore si scarica, quindi dopo un breve lasso di tempo il suo contenuto diventa inaffidabile. Si rende necessario perciò ricaricarlo, l'operazione è detta di "refreshing", provvedendo ad eseguire un'operazione di lettura fittizia e riscrittura entro il tempo massimo in cui il contenuto può essere considerato ancora valido. Queste operazioni sono eseguite da un circuito interno alle memorie stesse. Oltre a comportare un certo dispendio di energia rendono più lenta la memoria in quanto, mentre si sta eseguendo il rinfresco, non è possibile accedervi.
(Definizione tratta da Wikipedia)
DRAM (Dynamic Random Access Memory)
Le DRAM sono asincrone, ovvero l'accesso in scrittura ed in lettura è comandato direttamente dai segnali in ingresso al contrario delle memorie sincrone in cui il passaggio da uno stato all'altro è sincronizzato ad un segnale di clock.
Sono generalmente usate per la memoria principale del sistema perché consentono di ottenere un grande capienza e sono economiche.
(Definizione tratta da Wikipedia)
SDRAM (Synchronous Dynamic Static Random Access Memory)
La SDRAM, ovvero DRAM sincrone, si differenzia dalla DRAM normale per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock.
È un tipo di RAM utilizzata per la memoria principale dei personal di tipo Pentium e successivi. Un segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati, con il processore, raggiungendo una velocità maggiore.
(Definizione tratta da Wikipedia)
0 commenti:
Posta un commento